Lo spazio è stato pensato come sintesi di due concetti apparentemente opposti: conservazione e fusione.

 

In quetso modo, mantenendo intatte l’identità e l’origine materica della struttura (il suo genius loci) si è intervenuti sull’articolazione dello spazio, fondendo i due piani grazie a un collegamento verticale a doppia altezza, per rendere più fluida l’esperienza del visitatore.

 

Lo showroom non è più uno spazio espositivo fine a se stesso, ma un’ambientazione connotata da diversi elementi che, usando un linguaggio a più livelli, sono in grado di rivelare i bisogni dell’abitare moderno, la ricerca di quel bene-essere espresso non solo dalla tangibilità del prodotto stesso, ma da quanto quel prodotto ci faccia, appunto, star bene